Tommy Caldwell, famoso arrampicatore statunitense, ha richiamato, martedì 25 giugno alle ore 20:30 presso il negozio DF Sport Specialist di Bevera di Sirtori, il pubblico delle grandi occasioni. Più di 700 persone hanno partecipato alla serata, per ascoltare la sua affascinante storia.
Caldwell è tornato ad incontrare il pubblico delle serate “A tu per tu con i grandi dello sport” dopo il primo incontro che risale al 14 giugno 2012, in occasione di una serata dal titolo “Sfide su El Capitan”.
La musica dà il via alla serata
Prima di far salire sul palco la star dell’arrampicata, DF Sport Specialist ha voluto regalare ai presenti un intermezzo musicale con I “Picétt del Grenta”, famoso gruppo folcloristico nato nel 1988 dall’amore per la musica e le tradizioni.
Ancora una volta, il connubio musica e montagna ha dato il via alla serata, preceduta da un incontro riservato alla stampa durante il quale Tommy ha incontrato i giornalisti.
Gli atleti della Monza-Resegone
Prima di dare voce alle imprese di Caldwell, però non poteva mancare un momento speciale dedicato alla celebrazione della vittoria delle 3 squadre femminili del Team DF Sport Specialist, che si sono aggiudicate il podio del centenario della Monza-Resegone, la super classica corsa dell’estate organizzata dalla Società alpinisti monzesi (Sam) che si è corsa il 22 giugno.
Ecco il podio:
1° Serena Natolini, Ilaria Bergaglio e Francesca Pretto (3h59'47'')
2° Cristina Germozzi, Aurora Bosia e Marta Rusconi (4h22'34)
3° Antonella Sirtori, Ombretta Riboldi e Federica Ferrario (4h31'07'')
Premiate da Sergio Longoni con la piccozza d’oro, che ha voluto ricordare essere un simbolo di progressione in tutti gli sport non solo nell’alpinismo, le atlete sono state raggiunte per un abbraccio da Monica Casiraghi, Tecnico della Nazionale Italiana di Ultramaratona e allenatrice di alcune delle ragazze del team.
Sul palco insieme alle atlete delle staffette, è stato premiato anche Marco Redaelli, Campione italiano master 50 e venditore running a Bevera di Sirtori, membro del terzetto del Team Autocogliati che si è classificato al 3° posto della Monza-Resegone.
"Anything is possible"
Dopo i festeggiamenti per gli atleti DF Sport Specialist, è stata la volta di Caldwell a salire sul palco insieme a Luca Calvi che ha condotto e tradotto la serata.
“Quando parliamo di Tommy Caldwell – ha esordito Calvi - stiamo parlando di uno dei numeri 1 al mondo nell’arrampicata: lui e Alex Honnold fanno cose pazzesche, fanno diventare l’impossibile possibile”.
Per presentare un personaggio del calibro di Caldwell è salito sul palco anche Matteo Della Bordella che ha ricordato la serata del 2012.
“La grandezza alpinistica del personaggio è pari alla sua umanità e alla sua umiltà. Di Caldwell apprezzo la sua capacità di credere nella possibilità di realizzare un sogno, l’ho sempre trovato di grandissima ispirazione con le sue imprese. È una persona speciale oltre ad essere un grande alpinista”.
Dodici anni fa sono venuto in Italia e mi sono innamorato delle vostre montagne, è un onore essere di nuovo qui
Così Caldwell ha salutato il pubblico prima di raccontare i suoi inizi in montagna con il papà, guida alpina, e la sua crescita nell’ambiente alpinistico che l’ha portato poi all’arrampicata sportiva e alla parete di El Capitan nello Yosemite.
“Posso dire che negli ultimi 25 anni è stata la mia casa. I primi 10 anni a ripetere le grandi vie fatte dai grandi, poi nel 2008 ho scelto di vedere cosa potevo fare sulla parete.”
Caldwell ha raccontato come, con determinazione, perseveranza e ricerca di nuove sfide, ogni vetta può essere conquistata e ogni sogno realizzato mettendo sempre al centro il piacere della scoperta, dell’avventura, ma soprattutto della condivisione con gli amici, anche a costo di aspettarli per arrivare insieme in cima.
La via Dawn Wall su El Capitan, la big wall più difficile al mondo, è stato un percorso di 6 anni durante i quali Caldwell ha studiato la parete, organizzato i processi mentali e fisici per arrivare al successo insieme all’amico Kevin Jorgeson.
Bisogna scalare dentro di noi per arrivare fin dove c’è la creatività e le ispirazioni!
Originario del Colorado, dove vive con la sua famiglia, Caldwell ha raccontato anche la sua ultima avventura, quella che l’ha visto protagonista partendo da casa in Colorado, in bicicletta, per arrivare fino in Alaska dove ha compiuto la traversata del Devil’s Thumb in compagnia dell’amico e compagno di tante avventure al limite Alex Honnold.
Proprio con lui, Caldwell ha scritto pagine importanti della storia dell’alpinismo nello Yosemite, ma non solo; nel 2014, insieme hanno compiuto la prima traversata integrale del Fitz Roy che gli è valsa il Piolet d’Or.
Per Caldwell, scalare in montagna però non è solo alpinismo, gesto atletico: ha un significato ancora più profondo che abbraccia la salvaguardia e la tutela di alcuni dei luoghi più incontaminati del pianeta, un impegno che Caldwell porta avanti dedicando tempo alla protezione della terra e delle aree a rischio.
Non c’è solo la scalata, c’è l’etica di un progetto.
Al termine della serata, per il saluto finale di Sergio Longoni e la consegna della piccozza dorata all’ospite d’onore, sono saliti sul palco anche Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo, Fabio Palma e Renato Frigerio.
La serata è stata organizzata in collaborazione con La Sportiva, di cui Tommy Caldwell è Ambassador.