Brianzolo d’origine, Francesco Ratti è stato l’ospite della serata di giovedì 3 ottobre a Bevera di Sirtori per il ciclo “A tu per tu con i grandi dello sport”.
La serata, organizzata in collaborazione con Camp e condotta da Carlo Caccia, è iniziata con un aneddoto curioso: una lontana parentela dell'alpinista con Achille Ratti, meglio conosciuto come Papa Pio XI, che guidò la Chiesa dal 1922 al 1939. Anche Achille Ratti era un grande appassionato di montagna e, nel 1889, realizzò la prima salita italiana del versante Est del Monte Rosa, conquistando la Punta Dufour.
Francesco Ratti, classe 1980, nato e cresciuto in Brianza, vive da diversi anni a Valtournenche in Valle d’Aosta, dove è guida alpina e membro della storica Società Guide del Cervino.
Nel corso della sua vita dedicata all’alpinismo, Francesco Ratti ha aperto nuove importanti vie sul Monte Bianco, sul Cervino, in Patagonia, in Himalaya e nel Karakorum ma ha anche fatto diverse ripetizioni di famose vie aperte da illustri alpinisti.
Ratti ha ricordato, in particolare, la ripetizione del Trittico del Frêney, realizzata insieme a François Cazzanelli, amico e compagno di molte delle sue scalate e protagonista anche lui di una serata “A tu per tu con i grandi dello sport”. Il Trittico del Freney è un concatenamento di tre vie che fu compiuto per la prima volta nel 1982 dal grande Renato Casarotto, un’impresa che è rimasta scolpita nella storia dell’alpinismo.
"Abbiamo ripetuto questa via in estate, cercando di andare il più veloce possibile, senza mai fermarci” – ha raccontato Ratti, ricordando anche il valore dell’impresa di Casarotto, considerando che la compì in inverno e in solitaria. “Purtroppo però la meteo ci ha messo lo zampino imponendoci una sosta forzata a causa di un temporale. Abbiamo chiuso il concatenamento in 46 ore, non un record ma comunque una bellissima esperienza durante la quale abbiamo cercato di spingere oltre i nostri limiti."
Parole ma anche immagini affidate alla proiezione del video/documentario intitolato “Pakistan Zindabad”, realizzato da Ettore Zorzini, sulla spedizione alle Torri di Trango in Pakistan nel 2022 dove Francesco Ratti, insieme a Alessandro Baù e Leo Gheza, ha aperto una via nuova sulla parete est dell’Uli Biaho Spire.
Aprire una nuova via è per un alpinista una delle massime aspirazioni perché significa lasciare una propria traccia
Ha affermato Ratti in conclusione di serata dopo aver annunciato l’imminente partenza per una nuova spedizione in Nepal.
Un’altra storia da raccontare!