Un ragazzo con una bambina in spalla cammina utilizzando bastoncini da trekking Leki

Consigli su quando e come usare i bastoncini per camminare

Scopri come usare correttamente i bastoncini da trekking per camminare meglio in montagna nel nostro approfondimento!
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Come usare i bastoncini da trekking? E sono davvero utili per camminare in montagna? Usare attrezzature tecniche non deve essere considerata una prerogativa di provetti sportivi o esperti della montagna, anzi le bacchette da cammino sono attrezzi che possono diventare compagni indispensabili per tutti.

Non c’è un’età specifica per usarli, possono farlo i ragazzi come le persone anziane e sono adatti per una escursione su un terreno piano o più impervio, per una discesa o per una salita.

Usando i bastoncini da trekking, la camminata sarà più spedita, la respirazione migliorerà e più parti del corpo parteciperanno allo sforzo fisico.

Perché usare i bastoncini per camminare

I bastoncini da trekking si usano essenzialmente per due ragioni:

  • assicurare stabilità ed equilibrio durante una camminata;
  • bilanciare e distribuire il carico su tutto il corpo, aiutando le braccia e diminuendo il carico che pesa sulle ginocchia.

Con i bastoncini avremo quattro punti di appoggio a terra (due le nostre gambe e due i bastoncini) e questo consente al peso di scaricarsi meglio, sollevando in particolare caviglie e ginocchia da uno sforzo eccessivo.

Come sono fatti i bastoncini da trekking

Prima di spiegare come usare i bastoncini per camminare, è utile osservare come sono fatti i bastoncini. La maggior parte di essi sono in alluminio, quindi sono leggeri e resistenti. Negli ultimi anni si sono sempre più diffusi quelli in carbonio, ancora più leggeri rispetto a quelli in alluminio, ma anche più costosi.

Ci sono bastoncini da trekking fissi e quelli telescopici, cioè formati da due o tre parti o più parti.

Quelli fissi hanno forse il vantaggio di essere più resistenti, poiché formati da un unico pezzo, ma consigliamo quelli telescopici poiché si regolano a seconda dell’altezza della persona che li adopera e anche a seconda del tipo di percorso, come vedremo più avanti.

Inoltre, possono essere riposti con facilità ovunque, grazie al sistema telescopico che allunga o ritrae i bastoncini.

C’è, poi, un terzo tipo di bastoncino, quello pieghevole: è formato anch’esso da più segmenti, ma a differenza di quello telescopico permette meno flessibilità in altezza, benché gli esperti li considerino dotati di maggiore stabilità.

Bastoncino da trekking, la struttura

Osserviamo ora da vicino il bastoncino da trekking: ha un’impugnatura comoda ed ergonomica che può essere in schiuma o in un altro materiale come gomma, spugna o sughero.

Il compito dell’impugnatura, oltre a quello fondamentale di mantenere la presa salda e costante, è quello di ridurre il fastidio del sudore prodotto dalle mani, e in estate il sughero o la spugna sono certamente ottimi elementi in grado di assorbire il sudore e mantenere un’ottima termicità (certo meglio di materie plastiche).

Nell’impugnatura c’è il laccio - chiamato anche dragonne - dove infilare la mano, per mantenere stabile la presa e anche per avere un aiuto durante un percorso in salita. Solitamente il laccio è di un materiale imbottito, poiché non deve irritare il polso con cui è continuamente in contatto.

Sotto l’impugnatura c’è la canna vera e propria e infine la punta che è diversa a seconda del tipo di bastoncino. Il puntale è il punto di contatto fra il terreno, che spesso in montagna è accidentato, quindi è in metallo duro, ma può avere diverse coperture, ad esempio in gomma, adatto per camminate urbane (Nordic walking), oppure un puntale con le “rondelle”, tipiche dei bastoncini da sci.

Come usare i bastoncini da trekking

Camminare impugnando i bastoncini da trekking non richiede nessun allenamento e nessuna particolare preparazione. Basterà iniziare a muovere le gambe e le braccia e sarà tutto molto naturale e spontaneo.

Ci sono soltanto poche e basilari regole da seguire, con qualche accorgimento per situazioni particolari. Ecco quali sono.

Come usare le racchette per camminare: regolare l’altezza

Il consiglio fondamentale è di adoperare i bastoncini sempre in coppia: sono strumenti da trekking, non il bastone della vecchiaia!

La prima cosa da fare è regolare l’altezza della racchetta per camminare. L’altezza sarà quella corretta se, impugnando la racchetta, l’avambraccio e il braccio formeranno un angolo retto (90 gradi).

Regolare l’altezza è utile anche quando si percorrono tratti in pendenza. Se si sta percorrendo una salita, sceglieremo un’altezza minore dei bastoncini, così da poter appoggiare meglio su un terreno che sarà più in alto rispetto ai nostri piedi. Al contrario, allungheremo i bastoncini da trekking se ci troveremo in discesa, per evitare di dover flettere troppo in basso il corpo.

Come si usano le bacchette per camminare: usarle in modo alternato

Quando si è in cammino, i bastoncini andranno appoggiati in modo alternato rispetto ai passi: mettendo avanti la gamba destra, si dovrà tenere appoggiato il bastoncino che è impugnato dal braccio sinistro; viceversa, mettendo avanti la gamba sinistra, si appoggerà il bastoncino che si ha nella mano destra.

Come usare le bacchette per camminare: il laccio

Se il trekking è in zone particolarmente accidentate o rocciose potrebbe essere utile togliere la mano dal laccio. Infatti, se la punta del bastoncino dovesse bloccarsi fra le rocce, potremmo rischiare di cadere.

L’impugnatura a mano libera potrebbe essere utile anche nei tratti scoscesi in discesa, quando il bastoncino potrebbe trasformarsi in una leva che ci spinge pericolosamente in avanti. Insomma, meglio avere la mano libera e abbandonare il bastoncino.

Comunque, l'utilizzo della dragonne allacciata al polso per i bastoncini da trekking offre numerosi vantaggi durante l'escursionismo. Essa funge da connessione tra il polso e il bastoncino, fornendo un supporto aggiuntivo e una presa sicura. Questo è particolarmente utile quando si affrontano terreni accidentati o in salita, in quanto la dragonne impedisce la perdita accidentale dei bastoncini. Inoltre, il suo utilizzo consente di ridistribuire il carico sugli arti superiori in modo più efficiente, riducendo l'affaticamento muscolare e il rischio di infortuni. 

Durante le discese ripide, la dragonne diventa ancora più preziosa, consentendo di esercitare una pressione costante sui bastoncini senza doverli stringere con forza. Tuttavia, è importante imparare la corretta tecnica di rilascio in caso di caduta o situazioni di emergenza per evitare lesioni.

Un altro consiglio è quello di non sottovalutare la pericolosità dei movimenti con i bastoncini perché potremmo far del male a noi stessi e a chi è vicino.

Seguire le poche regole che abbiamo illustrate è facile e consentirà di avere bei bastoncini da trekking i migliori alleati delle camminate in montagna.