Le vie ferrate sono dei tratti da scalare affascinanti che richiedono un certo tipo di preparazione sia fisica che tecnica. Sono sempre di più gli escursionisti che vogliono cimentarsi in questa esperienza anche se a volte, in base alla difficoltà della via ferrata, è necessario più che altro essere dei climber di livello esperto. Oltre all’attrezzatura tecnica necessaria, alla preparazione fisica adeguata, prima di intraprendere una via ferrata è necessario conoscere il suo livello di difficoltà.
La scala di difficoltà delle vie ferrate cambia di Paese in Paese, esistono quindi diversi metodi di classificazione. Inoltre, la difficoltà delle vie ferrate varia a seconda di molti fattori. In questa breve guida esploriamo la classificazione italiana e capiamo come riconoscere i diversi gradi di difficoltà delle ferrate, fondamentali per intraprendere questo tipo di percorso di trekking.
Cos’è una via ferrata?
La via ferrata è un percorso di montagna che avviene su una parete di roccia verticale che è stata dotata di appigli e attrezzature artificiali per facilitare il passaggio e garantire la sicurezza degli escursionisti. Sulle Alpi o sulle Dolomiti si possono già individuare molteplici percorsi ferrati. Un tempo, le vie ferrate erano utilizzate dagli Alpini per muoversi più facilmente, in particolare durante la guerra, quando dovevano spostarsi con agilità per raggiungere le postazioni.
Oggi le vie ferrate permettono ai più esperti di godere di panorami mozzafiato che, senza preparazione, potrebbero sembrare irraggiungibili. La via ferrata e l’arrampicata sportiva hanno molto in comune anche se la via ferrata ha un percorso già tracciato, determinato dalle funi, dalle maniglie e dai gradini, e in questo senso è possibile risparmiare tempo e non dover cercare prese per mani e piedi; lo scopo è rendere accessibili anche i punti più impervi della montagna.
La difficoltà delle ferrate viene espressa per gradi e posta in classificazione: le più semplici possono far parte di una normale escursione e non richiedono attrezzatura particolare, ma solo di prestare attenzione, le più difficili possono essere molto simili a delle arrampicate vere e proprie.
La classificazione delle vie ferrate italiana è basata su 5 valori e spesso viene presa in considerazione la difficoltà globale dell’escursione, e non solo le difficoltà relative alla sola via ferrata:
- F, facile;
- PD, poco/moderatamente difficile;
- D, difficile;
- TD, molto difficile;
- ED, estremamente difficile.
Come capire quindi quale via ferrata è alla propria portata in base a questa scala di difficoltà? Il percorso F, o facile, è spesso un percorso attrezzato in cui l’esposizione è poca. In vie ferrate PD il percorso può essere caratterizzato da brevi tratti in cui sono necessarie catene, funi, staffe o altra attrezzatura per il passaggio. Il discorso è diverso per i gradi di difficoltà delle vie ferrate D, TD e ED. Vediamoli nel dettaglio.
Come affrontare una ferrata difficile o estremamente difficile
All’interno della classificazione delle vie ferrate quelle di livello D sono vie medio-lunghe che richiedono buone condizioni fisiche e competenze tecniche. Si tratta di un tipo di itinerario più verticale rispetto ai precedenti PD e F e che può presentare dei passaggi strapiombanti.
Secondo la classificazione, le vie ferrate TD o tanto difficili richiedono una condizione fisica ottima e delle competenze tecniche elevate, mentre per le vie ferrate ED o estremamente difficili si deve tenere presente che gli aiuti artificiali sono ridotti al minimo ed è per questo che sono richieste delle competenze tecniche ancora più elevate e un allenamento fisico specifico.
Come verificare la scala di difficoltà Paese per Paese
Ogni Paese utilizza una scala di difficoltà delle ferrate differente: tramite la Union Internationale des Associations d’Alpinisme o UIAA è stata creata un’apposita tabella delle equivalenze. Prima di affrontare una qualsiasi via ferrata è quindi indispensabile fare riferimento alla tabella che si trova sul sito e che indica appunto il livello di difficoltà della ferrata.
A questo punto bastano pochi accorgimenti: bisogna essere in eccellente forma fisica, ben equipaggiati e fare attenzione a dove si mettono mani e piedi. Un solo errore può essere fatale in questi casi, visto che ci si trova su una parete verticale o uno strapiombo. Esistono dei corsi specialistici tenuti dalle guide alpine che si possono fare prima di avventurarsi su una ferrata difficile, oppure basta iniziare dalle più semplici e progredire passo dopo passo. Con il tempo e con l’esperienza si imparerà a controllare il baricentro del corpo quando ci si muove.