Nella serata dedicata a "A tu per tu con i grandi dello sport" di giovedì 10 ottobre 2024 nel punto vendita di Brescia, il tema della plastica nei ghiacciai ha catturato l'attenzione di appassionati e sportivi.
Al centro della serata questa volta non sono state le imprese sportive di alpinisti, ma bensì il primo studio mondiale sulla contaminazione da plastica dei ghiacciai condotto da un team di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano.
Gli ospiti della serata, organizzata in collaborazione con Ortovox, sono stati Marco Parolini, professore dell’Università degli studi di Milano, che sta conducendo lo studio, e Manuel Camia, regista del documentario “Montagne di Plastica” che ha documentato la ricerca sul campo e le analisi in laboratorio.
L’attività di indagine è iniziata nel 2018 dopo un’intuizione: se la plastica si trova nei fiumi e nel mare da dove proviene? Le microplastiche possono essere presenti anche nei ghiacciai? E come riescono a raggiungere ecosistemi così remoti e apparentemente incontaminati?
Ecco che partendo da queste domande che il team di ricerca si è posto, i ghiacciai si sono trasformati in un vero e proprio laboratorio naturale per indagare la presenza delle microplastiche, materiali inferiori al millimetro di dimensione, rendendo così la scienza protagonista insieme alla montagna in questo importante studio.
Come per gli oceani anche i ghiacciai vedono la presenza di rifiuti plastici di grandi e piccole dimensioni: recentemente al campo base dell’Everest sono state recuperate 8 tonnellate di rifiuti, in maggioranza costituiti da plastica. La ricerca, così come altre condotte in altri parti del mondo, ha dimostrato la presenza delle microplastiche anche in atmosfera e la deposizione al suolo attraverso la pioggia e la neve.
Le evidenze scientifiche dimostrano che il problema ambientale supera non solo i confini geografici, ma anche quelli temporali: i ghiacciai sono capaci di connessioni tra passato, presente e futuro, andando così a coinvolgere le generazioni future negli errori di chi le ha precedute.
“La crescente preoccupazione per l’impatto ambientale della plastica deve far riflettere – così hanno commentato i protagonisti della serata durante il dibattito che si è acceso con il pubblico al termine della proiezione del documentario.
Abbiamo il dovere di tornare a pensare a lungo termine.
“Montagne di plastica” è una produzione Chora e Manuel Camia, protagonisti Marco Parolini, Roberto Ambrosini.
La serata ha offerto l'opportunità di coniugare l'amore per la montagna con una maggiore consapevolezza sull'importanza della sostenibilità, a partire dalla riduzione dell’utilizzo della plastica nella vita quotidiana, un passo che tutti possono compiere per prendersi cura dell’ambiente.