"La storia di Peter Moser è una storia davvero speciale" così ha esordito Teddy Soppelsa, PM marketing e comunicazione AKU, nell’introdurre la serata “A tu per tu con i grandi dello sport che si è svolta giovedì 5 ottobre nel negozio di Bevera di Sirtori.
Figlio di agricoltori, Peter Moser è nato e cresciuto in un maso in Valsugana e ama definirsi alpinista, contadino, guida alpina e montanaro.
Ruoli che si alternano nella vita di Moser, che vive a stretto contatto con la natura e la montagna, la sua passione.
“Sono un montanaro, vengo da una famiglia contadina che non sa che cos’è lo sport ma ha ben presente che cos’è la fatica. Da ragazzo ho iniziato a lavorare nei campi, coltivando la terra e occupandomi degli animali. È questa la mia vita oggi.”
La serata è stata dedicata a due grandi avventure, che Moser ha realizzato nelle montagne trentine, raccontate con la proiezione dei film: “Aurai”, ambientato nella catena del Lagorai Cima d’Asta e “Pionieri”, girato sulle Pale di San Martino.
Due ambienti montani completamente diversi: il Lagorai, selvaggio e poco conosciuto, e le Pale di San Martino, più note e caratterizzate da paesaggi lunari e roccia allo stato puro. Sono questi i territori che hanno ispirato le imprese di Peter Moser: le sue scalate sono però lontane dal cronometro e dalla performance, modi di andare in montagna estranei all’atleta della Valsugana che non usa il gps, il computer e non ha profili social.
“Per me, la priorità nell’alpinismo, come nella vita, è l’avventura. Le montagne sono il mio habitat e, con gli occhi giusti, ho capito che si può essere ancora degli esploratori. La montagna ti emoziona, nel bene e nel male, ti fa provare la paura, la felicità. Se non ci sono emozioni in montagna, vuol dire che sei nel posto sbagliato” ha raccontato Peter Moser commentando la proiezione dei filmati.
Nel febbraio 2020, Moser ha unito oltre 200 cime sopra i 2000 metri della catena del Lagorai‐Cima d'Asta, con salite in stile alpino e percorsi scialpinistici anche inediti. Un vero e proprio "viaggio esplorativo" dentro la natura e dentro sé stessi.
L’obiettivo era raggiungere tutte le 200 cime del Lagorai in un inverno: a Moser in realtà poi sono bastati 14 giorni, 13 tappe durante le quali ha compiuto più di 80.000 metri di dislivello.
“Non ho inseguito record, mi piace solo andar veloce perché quando senti la fatica, non hai tempo per pensare ad altro. Tutti i problemi spariscono, non contano più nulla. Volevo fare un’esperienza immersiva nella natura.”
Dal Lagorai alle Pale di San Martino, con il film “Pionieri”, sulle tracce dei veri pionieri dell’alpinismo della seconda metà del 1800, con un’idea esplorativa nata da un concetto molto semplice: una grande avventura può nascere facendo un passo indietro.
Il 10 agosto 2021, Moser ha compiuto il concatenamento di sei delle principali cime delle Pale di San Martino con una traversata solitaria, lungo le vie storiche dei primi salitori.
“Ho voluto dare importanza a montagne dimenticate ma che hanno rappresentato un momento importante nella storia dell’alpinismo. Nel film, le protagoniste sono loro, non io. È qui, in queste montagne che ci sono le nostre radici”.
Peter Moser collabora con AKU come tester e consulente nello sviluppo delle calzature da alpinismo. Fondamentale anche il suo il contributo tecnico per la messa a punto del nuovo modello da approach ROCK DFS GTX che ha utilizzato nelle sue avventure.
La serata si è conclusa con la consegna della piccozza e il saluto finale di Sergio Longoni.