Una serata speciale a tu per tu con un grande dello sport che negli ultimi trent’anni ha dominato le distanze ultra. Marco Olmo è una vera e propria leggenda e, ancora oggi, alla soglia dei 75 anni, è un punto di riferimento e d’ispirazione per gli appassionati runner, come i numerosi presenti, lo scorso 23 marzo, nel negozio di Via Palmanova a Milano. Innamorato delle corse nel deserto, Olmo ha raccontato, con l’umiltà e la simpatia che lo contraddistinguono, la sua vita di corsa tra deserti e montagne.
Una carriera incredibile e longeva – ha ricordato Daniele Milano, direttore della rivista 4Running e conduttore della serata – chiacchierando con Marco Olmo, tra un filmato e l’altro delle sue gare, ricordando la sua capacità di rimanere ad alti livelli per molti anni, cosa non comune nel mondo del running.
A 27 anni ho iniziato a correre per caso in una gara nel mio paese, arrivando ultimo. Sono un esempio per chi corre, ma non solo... perché se insisti nella vita riesci ad ottenere ciò che vuoi. Il salto di qualità nella mia carriera è arrivato dopo i 33 anni, quando ho iniziato ad allenarmi seriamente, e poi la svolta nel 1996 con la prima partecipazione alla Marathon des Sables. Più le corse erano lunghe, più mi piacevano. Stare solo per me è un vantaggio, così devo fare gara solo con me stesso e non con gli avversari. Sono un solitario.
Aveva già 48 anni Marco Olmo quando ha partecipato per la prima volta alla Marathon des Sables, e ci è tornato altre 22 volte. Oggi, dice scherzando, gli organizzatori insistono ancora per farmi partecipare!
Da quella prima volta, Marco è diventato uno specialista della lunga distanza e delle competizioni estreme: nel deserto si corre in autosufficienza, condizione che richiede doti di resistenza e resilienza che non mancano di certo a Olmo.
Siamo niente in confronto al deserto e all’universo, non lasciamo traccia, racconta Olmo.
Nel 2006 e 2007, a 58 anni, Marco Olmo ha vinto l’Ultra Trail del Monte Bianco, 167 km di corsa, 8.900 metri di dislivello sui sentieri tra Francia, Italia e Svizzera, aggiudicandosi il titolo di Campione del Mondo.
Non avevo sponsor tecnici, ero un dilettante quando ho fatto la mia prima partecipazione all’UTMB. È stata una soddisfazione poter correre a fianco di grandi atleti e vincere due edizioni della gara.
Nella sua strepitosa carriera ha anche due partecipazioni in Nazionale Italiana e a 69 anni ha vinto l’Ultra Africa Race. Avevo un buon motore per le corse di resistenza e una buona testa, afferma Olmo.
Qual è il tuo segreto? Allenarmi tutti i giorni, corro su brevi distanze per mantenermi in forma.
Che regalo ti vuoi fare per i 75 anni? Il mio sogno nel cassetto è correre ancora qualche gara.
Al termine della serata il pubblico ha colto l’occasione per fare domande e chiedere consigli su alimentazione e allenamento, prima di accogliere sul palco Sergio Longoni per i saluti finali e la consegna della piccozza dorata in segno di stima e amicizia.