Per Alex Txikon, alpinista basco e ambassador Ferrino, è stata una prima e, per il pubblico delle serate “A tu per tu con i grandi dello sport”, un’esclusiva, che DF Sport Specialist, grazie a Ferrino, ha voluto regalare agli appassionati di montagna che sono accorsi numerosi nel negozio di Brescia.
Un incontro intenso e, a tratti emozionante, dedicato alla conquista degli 8.163 metri della cima del Manaslu, compiuta lo scorso 6 gennaio, in piena stagione invernale, insieme agli alpinisti nepalesi Tenjen Lama Sherpa, Pasang Nurbu Sherpa, Mingtemba Sherpa, Chhepal Sherpa, Pemba Tasi Sherpa e Gyalu Sherpa.
Ad aprire la serata, condotta e tradotta impeccabilmente da Luca Calvi, una sorpresa per tutti: un video messaggio di Simone Moro, attualmente in Nepal per la sua attività di pilota di elicotteri, che ha voluto salutare Alex e il pubblico bresciano. Insieme i due alpinisti hanno condiviso già diverse spedizioni e quest’ultima invernale al Manaslu nel tentativo di conquista della cima, il quinto per Moro e il terzo per l’alpinista basco.
Una spedizione iniziata insieme ma interrotta a 6300 metri per Moro a causa problemi di salute. Per Txikon invece, condizioni ottimali e una finestra di tempo favorevole, sono state le carte vincenti per arrivare in cima. Prima ascensione realizzata completamente in inverno e seconda nella stagione più fredda, dopo quella compiuta nel 1984 dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski che iniziarono però la spedizione in autunno.
Classe 1981, Alex Txikon ha iniziato ad andare in montagna a 3 anni, è diventato un grande alpinista per le imprese che ha realizzato e per le qualità umane dimostrate nel rapporto con le persone incontrate nei suoi 25 anni di viaggi e spedizioni. Il suo rapporto con la montagna è autentico, diretto, sincero.
Nel 2011 ha iniziato a dedicarsi all’alpinismo invernale, il Manaslu rappresenta la seconda vetta himalayana, dopo la conquista del Nanga Parbat nel 2016 con Simone Moro e Ali Sadpara.
Costanza, tensione al risultato, allenamento ma soprattutto quello che serve per scalare un 8000mila in invernale è la testa e la capacità di saper resistere a condizioni estreme come il freddo e il jet stream.
Alex ha sottolineato che una parte fondamentale per una buona riuscita di una spedizione è la pianificazione, una strategia che inizia ancora prima di arrivare dal campo base e – ricorda Txikon – Simone Moro è la persona più preparata ed esperta nelle spedizioni invernali.
Un successo alpinistico è il risultato di un lavoro di squadra, in cui ognuno svolge un ruolo fondamentale e collabora verso il raggiungimento di un obiettivo comune. Non sempre si arriva in cima, per vari motivi commenta Txikon – ma è bello poter condividere e festeggiare il successo degli altri, anche quando c’è di mezzo una rinuncia personale.
I temi della condivisione, del rispetto e, infine, dell’empatia sono toccati più volte nel corso della serata. L’empatia, una qualità fondamentale per Alex per entrare in connessione con le popolazioni locali, capire le loro necessità e poterle aiutare così come fanno loro, sempre con un sorriso aperto di accoglienza. La stessa accoglienza che Alex ha per tutta la serata, dall'incontro con i giornalisti fino alla presentazione con il pubblico, dove distribuisce autografi, stringe mani e non manca mai di scattare i selfie richiesti.
Il tema della sostenibilità delle spedizioni e del cambiamento climatico sono temi attuali.
Cerchiamo di essere il più possibile sostenibili e di riciclare durante le spedizioni. Il successo più importante è stato riuscire a montare due impianti fotovoltaici per la popolazione locale che ha permesso loro di avere la luce.
Con Messner e altri alpinisti polacchi, Txikon ha avuto modo di confrontarsi sul tema del cambiamento climatico per capire com’era ai loro tempi l’inverno sugli ottomila. Sempre duro e faticoso ma meno soggetto a repentini cambi metereologici che invece oggi sono all’ordine del giorno, rendendo tutto molto più imprevedibile.
Il peggior nemico di un alpinista?
Il suo ego, l’ambizione a volte fa perdere bussola, la cosa più importante in assoluto è la vita umana, non vale la pena di rischiare la vita. La domanda che spesso mi pongo quando arrivo al campo base per una nuova spedizione è: torneremo tutti a casa dalle nostre famiglie? La vera vetta è la condivisione, arrivare al campo base e gioire con i propri compagni.
Txikon, insieme al team nepalese, ha completato ascensione e discesa in meno di 60 ore, un tempo record per la scalata su un 8.000 in invernale.
È stata una delle esperienze più dure e pericolose della mia carriera professionistica e ci ha richiesto una forza fisica e mentale incredibile. La discesa è stata una sofferenza, le gambe non mi reggevano e solo quando siamo arrivati al campo base abbiamo potuto festeggiare. Il mio pensiero successivo è stato mai più invernali! Ma chissà … ci sto già ripensando!
A chiusura della serata, la consegna della piccozza dorata ad Alex Txikon, in segno di stima e amicizia e i commenti finali di Anna Ferrino, Amministratore Delegato Ferrino, e Sergio Longoni.
Abbiamo scelto di lavorare con Alex perché è un grandissimo alpinista e continua ad incarnare la tradizione di Ferrino, che da sempre ha avuto il privilegio di accompagnare nelle loro avventure grandi alpinisti. Le parole che abbiamo sentito questa sera, rispetto, responsabilità nel vivere la montagna sono i valori di Ferrino da sempre e che Alex incarna nel suo modo di fare alpinismo.
E infine Longoni:
Avere un alpinista come Alex nostro ospite qui a Brescia, con un pubblico così folto, è per noi un grande piacere e un’occasione, ancora una volta, per far scoprire illustri personaggi del mondo della montagna.
Il prossimo appuntamento “A tu per tu con i grandi dello sport” sarà con Marco Olmo, maratoneta che negli ultimi trent’anni ha dominato le distanze ultra. Un’altra storia da ascoltare.
Vi aspettiamo a Milano giovedì 23 marzo!