Sono molte le leggende dello sport e dell’alpinismo che sono salite sul palco delle serate “A tu per tu con i grandi dello sport” per incontrare il pubblico di appassionati che, dal 2005, segue con entusiasmo i nostri eventi.
Mancava ancora lui però, Christophe Profit, alpinista e guida alpina francese, una vera leggenda.
La lacuna, se così si può definire, è stata colmata giovedì 16 novembre 2023, grazie a Luca Calvi, artefice dell’incontro nonché traduttore e presentatore della serata.
Pioniere dell’arrampicata veloce e fuoriclasse dei concatenamenti, Christophe Profit è uno dei più forti alpinisti degli anni ’80, protagonista di una lunga serie di prime ascensioni e record di velocità.
Profit ha segnato gli ultimi 40 anni dell’alpinismo, ha dimostrato una profonda conoscenza della montagna, che ama raccontare sempre con semplicità e con il sorriso di chi ama profondamente quello che fa.
Essere qui, nel cuore dell’università dell’alpinismo dove i più grandi, come Riccardo Cassin, hanno dato vita a imprese straordinarie mi emoziona molto
Così ha esordito Christophe Profit di fronte al folto pubblico presente in sala.
Nato nel 1961 e cresciuto in Normandia, Profit si è avvicinato alla montagna grazie alla passione dei genitori, per poi diventare Guida Alpina di Alta Montagna nel 1986, dopo aver fatto il servizio militare nel Gruppo Militare d’Alta Montagna.
Nel 1982 compie la salita della Diretta Americana del Petit Dru, in sole 3 ore e 10 minuti; il 1984 è l’anno del concatenamento dei quattro piloni del Freney con Dominique Radigue, mentre nel 1985 effettua una prima solitaria sulla parete nord dell’Eiger in giornata (dieci ore). Nel 1989 completa l’integrale di Peuterey in solitaria in giornata, nel 1987 il concatenamento in invernale delle tre pareti nord delle Grand Jorasses, Eiger e Cervino.
Il 1991 è l’anno del K2, il suo primo ed ultimo 8000, con l’ascensione dello spigolo nord-ovest insieme a Pierre Béghin.
Una scalata impegnativa, due mesi di tempo trascorsi ad attendere una finestra di bel tempo che finalmente arrivò.
“Fu un’impresa straordinaria – ha ricordato Profit – non dimenticherò mai quella giornata. Dopo due mesi di tempo brutto, finalmente riuscimmo a partire e, in stile alpino, arrivammo in cima al K2 al tramonto. Un’emozione indescrivibile.”
Dopo il K2, Christophe Profit non ha scalato altri 8000, ha preferito dedicarsi all’alpinismo su altre vette, altrettanto belle e sfidanti come la parete nord dell’Eiger che, nel 2007, ha scalato con un cliente, dopo quattro giorni di bivacco, arrivando alla decima salita di questa meravigliosa parete.
Per Christophe Profit andare in montagna è vivere un’avventura, stabilire un contatto con la natura e con le persone con cui condivide ogni momento. In particolare nel suo ruolo di guida alpina, i suoi clienti non restano solo tali, ma diventano amici, trasformando l'escursione in un'esperienza condivisa. L’alpinismo e le scalate sono una filosofia di vita, dove l’impegno e l’accettare ogni volta una sfida diversa sono fondamentali nella visione dell’alpinista francese.
“Esiste anche il dubbio e il rischio, che vuol dire vita, vuol dire mettersi in gioco – ha affermato Profit. Se tutti vanno verso sud, voi provate ad andare verso nord per scoprire che le cose possono andare bene lo stesso. Bisogna imporre la propria buona fortuna!”
La montagna è un’esperienza da vivere! Christophe Profit continua la sua attività alpinistica come Guida Alpina a Chamonix.