La Coppa Davis, la più antica competizione a squadre di tennis maschile nel mondo, si è appena conclusa con la vittoria della Crozia sulla Francia e tu sei rimasto con la solita sensazione addosso: il desiderio di emulare le imprese dei tuoi tennisti preferiti è grande se non fosse per un piccolissimo problema. La tua tecnica non è esattamente tra le migliori in circolazione e, nonostante non giochi mai per vincere, capire come vincere a tennis contro un avversario più forte ti regalerebbe qualche soddisfazione in più, ogni tanto.
Con il “mondiale del tennis” maschile ancora vivo nei tuoi occhi e il ricordo vivido dei colpi e dei servizi mozzafiato di Cilic, il tuo obiettivo per il prossimo anno è ormai certo: riuscire a migliorare a tennis e sentirti anche tu, nel tuo piccolo, un campione. Ogni sportivo sa benissimo che per raggiunge grandi risultati è necessario un allenamento costante. L’efficacia è garantita non tanto dalla difficoltà di ciò che si mette in pratica quanto piuttosto dall’assiduità e dalla forza di volontà che muove ogni singola azione. Quali sono allora gli esercizi più utili per potenziare il servizio nel tennis? Quali gli errori più comuni che possono essere evitati? Ecco qualche consiglio che potrebbe tornarti utile.
Migliorare nel gioco del tennis: partiamo dalla mente
Convincersi di poter giocare da un giorno all’altro come i propri punti di riferimento nel mondo del tennis professionistico è un pensiero totalmente utopico. L’universo tennistico non è popolato da creature mitologiche, ma da atleti che hanno scolpito il proprio fisico e la propria agilità attraverso la tecnica e la preparazione fisica. Il tennis, però, non è solo una mera questione di muscoli: pensiero tattico, velocità nelle reazioni e attenzione costante sono gli elementi che riescono a fare davvero la differenza in fase di gioco.
Il tennis è prima di tutto uno sport che lavora di testa e contribuisce nel tempo a creare nuove connessioni neuronali tra il corpo e la mente, rendendo chi lo pratica non solo più agile, ma soprattutto più reattivo. Ecco perché, prima di passare alla parte pratica e iniziare con gli esercizi per migliorare forza, velocità e coordinamento, bisogna lavorare sull’approccio che si ha nel gioco e sull’atteggiamento mentale. Giocatori meno esperti di altri ma che hanno un ottimo livello di concentrazione e fiducia in sé stessi possono battere un tennista molto più tecnico, ma che non crede granché nelle sue capacità.
Un buon consiglio è quello di alternare sempre gli avversari che si affronteranno perché:
- avversari più forti aiutano a essere più incentivati nel tentativo di perfezionare la propria tecnica e imparare nuove tattiche di gioco;
- avversari sempre diversi sono indispensabili per sviluppare nuove strategie, riconoscere i vari stili di gioco e capire come rispondere agli attacchi dell’avversario.
Come migliorare nel tennis: allenamento e strategia
Per migliorare le proprie performance nel gioco, bisogna prima di tutto allenarsi in modo costante. Facendolo, si miglioreranno sia la resistenza sia la velocità nei movimenti. Questi due elementi sono davvero importanti nel tennis se si considera che ogni gara ha una durata diversa e richiede uno sforzo fisico più o meno elevato. Quello che spesso molti tennisti si dimenticano di fare mentre giocano è di mettersi nella posizione più adatta a ricevere un servizio. In questo caso, si consiglia sempre di stare con le ginocchia piegate e i talloni leggermente sollevati dal suolo, come fanno i giocatori professionisti che vediamo in TV. In questo modo, non solo si riesce a migliorare l’equilibrio, ma si dà al proprio corpo una spinta in più per essere scattanti.
Ci sono poi altri suggerimenti che si possono mettere in pratica nelle diverse fasi del gioco del tennis. Per esempio:
- nel caso del servizio, quando lo si effettua è meglio indicare la palla con la mano libera per evitare che la spalla dal lato in cui si tiene la racchetta scenda. Così facendo, si riducono le possibilità che la pallina vada a finire sulla rete;
- per una buona volée, il consiglio è di mantenere la racchetta davanti al corpo. In questo modo si migliora la stabilità e la precisione del colpo e si riduce la possibilità di errore;
- per quanto riguarda il dritto, invece, trattandosi del colpo più utilizzato per fare punto, si deve cercare di bilanciare una maggiore velocità al mantenimento del controllo quando si colpisce la palla.
Errori comuni nel tennis da evitare
Ci sono tantissimi errori diffusi non solo tra i principianti che si approcciano per la prima volta a giocare a tennis, ma anche tra i giocatori con un livello di esperienza in più. Si tratta comunque di sbagli che, usando la testa e la volontà, possono essere facilmente evitati. Tra i più frequenti, possiamo elencare:
- rispondere al primo colpo con un servizio aggressivo: sarebbe bellissimo avere la potenza di Federer e fare punto al primo rimbalzo, ma nella maggior parte dei casi è solo fatica sprecata. Quindi è molto meglio evitare di mettere troppa enfasi sul primo colpo e di mandare avanti il gioco per poter comprendere il modo in cui si sta movendo l’avversario e prevedere una sua possibile risposta al tuo colpo successivo;
- rispondere a un servizio aggressivo accelerando il gioco: in questo caso l’obiettivo dovrebbe essere solo quello di rispondere allo scambio, rimandando la palla oltre la rete. Inoltre, per essere più strategici nella risposta è preferibile rallentare. L’avversario non riuscirà più a portare a casa i suoi games in battuta e probabilmente finirà con l’innervosirsi, deconcentrandosi;
- giocare il rovescio su palla centrale. Per migliorare a tennis è meglio imparare a giocare bene le palle centrali, senza focalizzarsi troppo sulle angolazioni, perché aiuta a gestire gli scambi e i punti e contribuisce a far vincere la partita. Inoltre, è sempre meglio giocare di diritto su una palla centrale in quanto si può puntare verso il rovescio avversario e piazzare così la palla.
Prova a passare dalla teoria alla pratica adesso: racchetta in mano, scarpe allacciate, abbigliamento da tennis giusto per non sudare troppo, ma soprattutto mente aperta e pensiero strategico.