Immagina di chiudere gli occhi e sentire il fruscio delle onde, mentre il sole al tramonto tinge l’orizzonte di rosso fuoco. Poi li riapri e ti accorgi che non sei su una spiaggia affollata, ma nel bel mezzo del mare, a bordo del tuo kayak, con tutto ciò che ti serve per passare la notte sulla riva di una baia nascosta. Questa è la magia delle escursioni in kayak: una combinazione perfetta di sport, natura e avventura.
Non è un’esperienza riservata a super-esperti o a sportivi estremi. Anzi, il bello del kayak è proprio la sua versatilità: ti permette di adattare il livello di difficoltà alle tue capacità e al tempo che hai a disposizione. Puoi vivere un weekend lungo costeggiando i tratti più belli della Riviera Ligure, oppure concederti una settimana di kayak trekking tra le spiagge selvagge della Sardegna.
Il fascino delle escursioni in kayak
C’è un momento particolare che tutti i kayaker conoscono: quello in cui smetti di pensare al ritmo della pagaia e lasci che siano il mare e il paesaggio a scandire il tempo. Il fascino delle escursioni in kayak in mare sta proprio lì, nella possibilità di vivere il mare in maniera lenta, silenziosa e profonda, senza motori, senza folla.
Pagaiando vicino alla costa, la prospettiva cambia completamente. Mentra da terra il mare è un orizzonte infinito, dall’acqua si osserva la costa da un punto di vista privilegiato: rocce scolpite dal vento, grotte che si aprono come portali segreti, piccole calette raggiungibili solo remando. Ogni curva del litorale nasconde una sorpresa. E poi c’è il profumo: quello di salsedine che si mescola al vento e rimane addosso come una seconda pelle. È un odore che porta con sé il senso di libertà e di viaggio, un ricordo indelebile che tornerà ogni volta che penserai al mare.
Come organizzare trekking nautico: consigli e preparativi
Un’escursione giornaliera in kayak è già di per sé un’esperienza appagante, ma il vero salto di qualità arriva quando decidi di trasformarla in un viaggio più lungo: il kayak trekking in mare, con tappe multiple e pernottamenti sulla costa.
La prima regola è conoscere il proprio livello: il kayak trekking richiede resistenza fisica, capacità di gestione del mezzo e un minimo di esperienza di orientamento in mare. Non è necessario essere atleti professionisti, ma è fondamentale avere un buon approccio organizzativo e una preparazione di base.
I passi fondamentali per organizzare l’avventura
- Scegli l’itinerario giusto: valuta distanza, punti di sosta e spiagge dove sia possibile pernottare. Alcuni tratti di costa italiana, come la Riviera Ligure o il Golfo di Orosei in Sardegna, offrono scenari spettacolari ma richiedono attenzione per correnti e venti.
- Controlla il meteo: il mare cambia rapidamente. Anche un vento leggero può diventare un ostacolo se sei carico di attrezzatura. Consulta sempre previsioni aggiornate e affidati a bollettini nautici.
- Bilancia i carichi: distribuire bene il peso nel kayak è essenziale per la stabilità. Le borse stagne diventano tue alleate: leggere, impermeabili e perfette per organizzare cibo, abiti e materiale da campeggio.
- Prepara un piano B: individua sempre punti alternativi dove fermarti in caso di maltempo o imprevisti. In mare la flessibilità è fondamentale.

Per chi è alle prime armi: affidarsi alle guide è la scelta migliore
Se stai pensando alla tua prima avventura di più giorni, il consiglio è di non partire da solo. In Italia esistono diverse associazioni e gruppi di guide certificate che organizzano kayak trekking in sicurezza, offrendo non solo supporto tecnico, ma anche la conoscenza dei percorsi migliori e la logistica già testata.
Alcuni esempi:
-
Terramare, attiva in Maremma Toscana, organizza escursioni e corsi di kayak con pernottamenti in tenda.
-
Le Guide del Golfo, specializzate in Liguria, offrono tour guidati alla scoperta di baie e grotte con soste in spiaggia.
-
Adriatic Sea Kayak: propone passeggiate serali, notturne e escursioni guidate lungo la costa, per vivere il mare con un ritmo suggestivo e protetto.
- Fly Maratea - Kayaking Experience: escursioni adatte a tutti, principianti ed esperti, lungo la costa di Maratea. Offre tour tematici, notturni e pensati per famiglie.
Rivolgersi a loro non significa rinunciare all’avventura, ma garantirsi la possibilità di viverla al meglio: sicurezza, convivialità e la libertà di lasciarsi trasportare dalle emozioni senza l’ansia di gestire tutto da soli.
Kayak da mare: Modelli e caratteristiche
Quando si parla di kayak trekking in mare, la scelta del mezzo è fondamentale: è il tuo compagno di viaggio, il custode dei tuoi bagagli e il punto d’appoggio nelle ore passate in acqua. Non tutti i kayak sono adatti a escursioni di più giorni: i modelli pensati per uscite brevi o per acque calme, ad esempio quelli gonfiabili o da lago, non garantiscono la stessa stabilità, capacità di carico e sicurezza di un kayak da mare progettato per lunghe traversate.
Un kayak da mare ideale per il pernottamento deve avere alcune caratteristiche precise:
- Stabilità e direzionalità: linee di carena lunghe e sottili aiutano a mantenere la rotta anche con mare formato, evitando continue correzioni di pagaia.
- Capacità di carico: i gavoni stagni sono indispensabili per trasportare cibo, acqua e attrezzatura da campeggio in totale sicurezza.
- Comfort di seduta: ore e ore a pagaiare richiedono un sedile ergonomico, poggiapiedi regolabili e la possibilità di muoversi senza sforzare troppo schiena e ginocchia.
- Materiali resistenti: dal polietilene, più robusto ed economico, alla vetroresina e al kevlar, che offrono leggerezza e performance superiori.
Un altro dettaglio spesso sottovalutato è la pagaia: non basta sceglierne una qualunque, ma è bene puntare su modelli leggeri, in fibra di vetro o carbonio, che permettano di mantenere un ritmo costante senza affaticare spalle e polsi.
Ma ecco un vantaggio importante per chi decide di affidarsi a guide esperte: non è necessario avere già kayak e attrezzatura. La maggior parte delle associazioni che organizzano kayak trekking in mare mette a disposizione tutto il necessario: kayak professionali, pagaie, giubbotti salvagente e talvolta anche tende o set da campeggio. In questo modo puoi concentrarti solo sull’esperienza, senza l’ansia di dover acquistare subito l’intero equipaggiamento.
Un consiglio? Se sei alle prime esperienze e vuoi fare un’uscita di prova, approfitta proprio di questa formula “tutto incluso”: ti permetterà di capire quale modello di kayak e quali accessori fanno davvero al caso tuo. E quando sentirai che il mare ti chiama sempre più spesso, potrai valutare l’acquisto personale di un mezzo e dell’attrezzatura, scegliendo le soluzioni più adatte alle tue esigenze.

Equipaggiamento smart per escursioni in kayak
Quando si parla di kayak trekking la parola d’ordine è una sola: leggerezza intelligente. Caricare troppo il kayak significa appesantire la navigazione e affaticarsi prima del previsto, mentre dimenticare l’essenziale può rovinare l’esperienza. L’equilibrio si trova scegliendo accessori compatti, funzionali e multiuso.
Gli indispensabili da portare
- Borse stagne: sono il cuore dell’organizzazione. Mantengono asciutti vestiti, cibo e dispositivi elettronici. In più, aiutano a distribuire il carico nei gavoni.
- Abbigliamento tecnico: tessuti traspiranti e a rapida asciugatura sono fondamentali. Porta sempre con te una giacca impermeabile leggera: il meteo in mare può cambiare in fretta.
- Scarpe da scoglio o sandali tecnici: comode per salire e scendere dal kayak, proteggono i piedi su rocce e spiagge.
- Set da campeggio ultraleggero: tenda compatta, sacco a pelo e materassino pieghevole, meglio se adatti ad ambienti umidi e facili da montare.
- Accessori di sicurezza: kit di primo soccorso, giubbotto salvagente omologato, luce frontale impermeabile e fischietto segnalatore.
Cosa lasciare a terra
Il kayak trekking non è una vacanza “all inclusive” e tutto deve trovare posto in poco spazio. Meglio lasciare a casa:
- Valigie rigide o borse ingombranti.
- Abiti di ricambio in eccesso (bastano due cambi tecnici ben scelti).
- Gadget elettronici non indispensabili: il rischio di bagnarli è alto e spesso non c’è modo di ricaricarli.
- Oggetti di lusso o non funzionali: il mare è minimalista, e il tuo zaino deve esserlo altrettanto.
Un piccolo trucco da veterani: porta con te un telo in microfibra, ultraleggero e ad asciugatura rapida. Occupa pochissimo spazio e ti salva in mille situazioni.
Tenda, sacco a pelo o amaca: come dormire in kayak trekking
Uno dei momenti più emozionanti di un kayak trekking arriva quando, dopo ore di pagaia e scoperte lungo la costa, si sceglie il punto in cui trascorrere la notte. È lì che l’avventura prende una piega intima e memorabile: non sei in un campeggio attrezzato, ma in uno spazio che diventa tuo solo per qualche ora, tra sabbia, onde e cielo stellato.
La scelta del “letto” per la notte dipende dal tipo di escursione, dalle condizioni climatiche e dal tuo stile di viaggio:
-
La tenda
È la soluzione più pratica e sicura, soprattutto se vuoi proteggerti dall’umidità notturna, dal vento e da eventuali insetti. Una tenda ultraleggera da due posti è perfetta: compatta nei gavoni del kayak e veloce da montare. Le tende da campeggio di DF Sport Specialist offrono soluzioni pensate proprio per chi cerca leggerezza e resistenza, senza rinunciare al comfort. -
Il sacco a pelo sotto le stelle
Per i più romantici (e avventurosi), niente batte il dormire all’aperto, con solo il sacco a pelo e un materassino. Il rumore delle onde come ninna nanna e le stelle come coperta sono un’esperienza da provare almeno una volta. Ma attenzione: serve un sacco a pelo adatto all’umidità e un telo impermeabile di emergenza in caso di condensa o pioggia improvvisa. -
L’amaca tra due alberi
È una scelta leggera e originale, perfetta se si trovano pini o rocce dove fissarla. Alcune amache hanno zanzariere integrate e coperture impermeabili che le rendono vere e proprie micro-tende sospese. Non sempre è possibile usarle (dipende dal luogo scelto per il bivacco), ma regalano un comfort sorprendente.
Come scegliere il posto giusto
Indipendentemente dalla soluzione, ci sono alcune regole d’oro da seguire:
- Piazzati sopra la linea dell’alta marea, per non rischiare di trovarti l’acqua in tenda al mattino.
- Evita zone esposte al vento diretto o troppo vicine a scogli appuntiti.
- Rispetta sempre l’ambiente: non lasciare tracce, porta via i rifiuti e lascia il luogo esattamente come lo hai trovato.
La prima notte in riva al mare resterà per sempre impressa nella memoria: il crepitio della sabbia sotto la tenda, il profumo di salsedine, il buio che cala piano e la sensazione di vivere davvero “fuori dagli schemi”.
E il cibo? Fornelli portatili e ricette pratiche in riva al mare
Dopo ore di pagaia, non c’è niente di più gratificante che fermarsi sulla spiaggia, montare il campo e accendere un piccolo fornello per preparare un pasto caldo. In mare il cibo non è solo nutrimento: è energia, conforto e, spesso, anche il momento di socialità più bello della giornata.
L’obiettivo è viaggiare leggeri ma senza rinunciare al piacere di una cena gustosa sotto le stelle. Ecco qualche consiglio pratico:
Fornelli e strumenti di cottura
- Fornelli portatili a gas o a cartuccia: compatti, leggeri e facili da accendere anche in condizioni non ideali.
- Pentole e gavette ultraleggere: meglio in alluminio o titanio, occupano pochissimo spazio e possono essere usate sia per bollire acqua che per cucinare piatti semplici.
- Accendino antivento e fiammiferi impermeabili: due piccoli alleati che non dovrebbero mai mancare.
Nella sezione Accessori Campeggio di DF Sport Specialist trovi fornelli e pentole compatti nonché set da cucina studiati apposta per il trekking e l’outdoor.
Cibi ideali da portare
- Pasti liofilizzati: leggeri, calorici e veloci da preparare, basta aggiungere acqua calda.
- Snack energetici: barrette, frutta secca e cioccolato fondente sono perfetti durante le soste brevi.
- Ingredienti semplici ma versatili: cous cous (pronto in pochi minuti), riso precotto, legumi in bustina e tonno sottovuoto.
- Spezie e condimenti: un piccolo contenitore con olio, sale e pepe può trasformare un pasto semplice in qualcosa di più gustoso.
Piccoli suggerimenti per ricette pratiche e gustose
- Cous cous marinaro: cous cous istantaneo con tonno in scatola, pomodori secchi e un filo d’olio.
- Zuppa energetica: minestrone liofilizzato arricchito con legumi precotti, perfetto nelle serate fresche.
- Pasta express: pasta corta a cottura rapida con pesto pronto o sugo disidratato.
- Colazione veloce: fiocchi d’avena con latte in polvere e frutta secca.
Consigli pratici in riva al mare
- Porta con te sacchetti richiudibili per conservare il cibo aperto e ridurre gli odori che attirano animali.
- Usa sempre contenitori ermetici per non contaminare gli alimenti con sabbia o acqua salata.
- Cucina lontano dalla tenda per sicurezza e rispetta le regole locali sul campeggio libero.
- Non dimenticare di portare via tutti i rifiuti: il mare ti ospita, non lo sporcare mai.
Quando il mare diventa casa
In conclusione, speriamo di avervi fatto venire voglia di provare un’escursione in kayak di più giorni: non semplici gite, ma piccoli viaggi che vi portano fuori dalla routine e dentro la natura più autentica. Ogni colpo di pagaia vi avvicina a un orizzonte nuovo, ogni bivacco in riva al mare diventa un ricordo scolpito nella memoria.
Una notte sotto le stelle, una tenda leggera sulla spiaggia o un percorso guidato con istruttori esperti: qualunque sia la vostra scelta, l’esperienza sarà sorprendente. Il kayak regala lentezza, silenzio e libertà — tre ingredienti rari, ma preziosissimi.