Una madre spruzza un repellente sulle gambe della figlia durante una passeggiata nel bosco

Escursionismo: come difendersi dalle zecche

Niente allarmismi ma informazione: le zecche vivono in erba bassa e zone umide. Per prevenire usa abiti chiusi e repellenti, ispeziona te stesso e l’equipaggiamento al rientro dall’escursione.

Ogni escursionista, trail runner o ciclista, sa che la natura regala emozioni uniche, ma anche qualche insidia che è fondamentale conoscere e saper affrontare. Tra queste, le zecche rappresentano uno dei rischi concreti per chi pratica attività all'aperto, dal semplice trekking alle escursioni più impegnative.

Non si tratta di rovinare la magia dell'esplorazione con eccessivi allarmismi, ma di acquisire quella consapevolezza che permette di godersi ogni avventura in totale tranquillità.

L'attenzione è ancora più importante considerando che i dati degli ultimi anni registrano una presenza di zecche superiore alla media e un aumento delle aree a rischio, dovuto anche ai cambiamenti climatici. Gli esperti parlano di "invasione senza precedenti" con un incremento significativo delle zone infestate.

Questa guida completa ti fornirà tutti gli strumenti pratici per affrontare il "nemico zecca" con competenza, dalla prevenzione alle malattie trasmesse da zecche come la malattia di Lyme e l'encefalite.

Conoscere il nemico: dove e quando si trovano le zecche

Habitat delle zecche: non solo nei boschi

Contrariamente a quanto si pensa, la zecca dei boschi (Ixodes ricinus) non vive esclusivamente nei boschi fitti. Questi parassiti prediligono ambienti con elevata umidità e si nascondono principalmente nella vegetazione bassa in attesa di escursionisti e animali:

  • Prati e pascoli con erba alta
  • Margini dei sentieri escursionistici
  • Aree di transizione tra bosco e prato
  • Zone umide vicino a corsi d'acqua
  • Parchi urbani e aree verdi periurbane
  • Sottobosco con felci e arbusti bassi

Importante: le zecche NON cadono dagli alberi. Questo è uno dei miti più diffusi nell’ambiente dell’escursionismo. Le zecche si posizionano sui fili d'erba e sulla vegetazione bassa (sotto il metro di altezza) aspettando il passaggio di un ospite.

Quando sono più attive: il calendario del rischio

Le zecche sono più aggressive durante specifici periodi dell'anno, puoi tenerne conto per pianificare le tue uscite outdoor e scegliere le precauzioni apposite.

Periodo di massima attività: aprile-ottobre (picco maggio-settembre)

Condizioni ideali per le zecche:

  • Temperature tra 4°C e 25°C
  • Umidità superiore al 80%
  • Dopo piogge leggere
  • Giornate nuvolose
  • Prime ore del mattino e tardo pomeriggio

Attenzione particolare va prestata in primavera alle ninfe (zecche giovani), più difficili da individuare ma ugualmente pericolose per la trasmissione di malattie.

Come riconoscere una zecca

Per riconoscere una zecca – sia sul corpo che nella vegetazione – è utile conoscere le sue caratteristiche principali e saperle distinguere da altre piccole macchie o insetti. Ecco i punti chiave:

  • Forma: corpicino arrotondato, piatto prima del pasto, quasi globoso e gonfio dopo essersi nutrita di sangue.
  • Dimensioni: varia da pochi millimetri (larve: ~0,5 mm) a qualche millimetro (ninfe: 1–2 mm) fino a 3–5 mm negli adulti non ancora sazi; dopo il pasto possono arrivare a 10 mm.
  • Colore: da marrone chiaro o rossiccio (larve e ninfe) a marrone scuro o nero (adulti), con sfumature più chiare sul bordo dello scudo dorsale.
  • La zecca si riconosce per il rostro (la “testa” piccola) munito di appendici pungenti e di presa, e per gli otto zampe (come tutti gli aracnidi) negli stadi a partire dalla ninfa; la larva ne ha solo sei.
  • A differenza di pulci o piccoli insetti volanti, le zecche non hanno ali né antenne sporgenti.
  • Quando sono attaccate, somigliano a un piccolo punto nero o marrone. Il corpo risulta leggermente sollevato e rigonfio rispetto all’epidermide.
  • Spesso le zecche si confondono con nei o puntini di sporco: per questo, osserva sempre la forma “a sacchetto” e la consistenza soda, non piatta e uniforme come un neo.
  • Consiglio pratico: porta sempre con te uno specchietto, una lampada tascabile e una lente d’ingrandimento durante le escursioni in zone a rischio, per individuare eventuali zecche prima che si nutrano a lungo.
Zecca

Protezione intelligente: attrezzatura e prevenzione dalle zecche

Abbigliamento tecnico: la prima barriera contro le zecche

L'abbigliamento da trekking con alcuni accorgimenti rappresenta la difesa più efficace. La strategia è minimizzare la superficie esposta e ostacolare il movimento delle zecche:

  • Pantaloni lunghi da escursionismo: sempre obbligatori, anche d'estate. Scegli tessuti tecnici a trama fitta che impediscano il passaggio. Infila i pantaloni nei calzini per una protezione massima, o usa ghette da trekking.
  • Maglie tecniche a maniche lunghe: preferisci colori chiari per individuare facilmente le zecche. I materiali sintetici offrono protezione superiore ai tessuti naturali.
  • Calze alte da trekking: modelli che arrivano al ginocchio, da sovrapporre ai pantaloni. Fondamentali per proteggere caviglie e polpacci.
  • Cappello da escursione: protegge il cuoio capelluto, zona preferita dalle zecche per l'attacco.

Trattamento anti-zecca per tessuti

Se la vostra attività outdoor è molto intensa, o se prevedete di frequentare zone a rischio, è possibile effettuare un trattamento professionale ai tessuti. Questo trattamento, applicato su vestiti e attrezzatura come pantaloni, ghette e scarponi da trekking, è estremamente efficace e uccide le zecche al contatto. La sua protezione dura fino a sei lavaggi, all'incirca sei settimane, ed è considerata sicura.

Per le parti del corpo esposte, è fondamentale utilizzare uno spray protettivo. Esistono diverse opzioni efficaci, con durate che vanno da 4 a 12 ore. Per chi cerca un'opzione completamente naturale, gli oli essenziali di eucalipto e limone rappresentano una valida scelta, anche se richiedono di essere applicati più frequentemente.

Controllo sistematico per prevenire il morso di zecca: routine post-escursione

Prima di salire in auto o entrare in casa:

  1. Zaino da escursione: ispeziona spallacci, tasche, base
  2. Scarponi da trekking: controlla suola, lacci, linguetta
  3. Abbigliamento: scuoti energicamente ogni capo
  4. Bastoncini da trekking: verifica impugnature e cinghietti

Ispezione corporea: come individuare una zecca attaccata

L'autocontrollo per zecche va fatto entro 24 ore, per prevenire la trasmissione di malattie:

Zone critiche da controllare:

  1. Inguine e area genitale
  2. Ascelle
  3. Cuoio capelluto (usa un pettine a denti fitti)
  4. Dietro le orecchie
  5. Ombelico
  6. Dietro le ginocchia
  7. Tra le dita dei piedi

Metodo: Usa uno specchio o chiedi aiuto. Le zecche cercano zone calde e umide ma possono attaccarsi ovunque.

Morso di zecca: rimozione corretta e segnali a cui fare attenzione

Come rimuovere una zecca: procedura step-by-step

Cosa serve:

  • Pinzette a punte sottili o specifici estrattori
  • Guanti monouso
  • Disinfettante
  • Contenitore per conservare la zecca

Procedura corretta:

  1. Afferra la zecca il più vicino possibile alla pelle
  2. Tira dolcemente con un LEGGERO movimento di rotazione
  3. Verifica che non rimangano parti del rostro
  4. Disinfetta la zona del morso
  5. Conserva la zecca in contenitore etichettato

NON usare mai: olio, alcol, fiammifero, vaselina

Conserva la zecca e segna il giorno dell'attacco, saranno utili al medico per formulare la diagnosi in caso di sintomi sospetti.

Rimozione di una zecca con l'apposito estrattore

Sintomi da monitorare dopo una puntura di zecca

Se scopri di essere stato morso da una zecca e hai proceduto alla rimozione, niente paura, il rischio di contrarre infezioni dopo un morso di zecca è generalmente molto basso.
Tuttavia è opportuno tenere monitorata la situazione per cogliere eventuali sintomi di contagio nelle settimane successive al morso, di solito fino a 30 giorni.

Segnali di allarme entro 30 giorni:

Malattia di Lyme:

  • Eritema migrante (macchia rossa a "occhio di bue")
  • Febbre e sintomi simil-influenzali
  • Dolori articolari e muscolari
  • Ingrossamento linfonodi

Encefalite da zecca (TBE):

  • Febbre alta improvvisa
  • Mal di testa intenso
  • Rigidità del collo
  • Nausea e vomito

Rivolgiti al medico se:

  • Compare eritema migrante
  • Febbre entro 2 settimane dal morso
  • Sintomi neurologici (confusione, paralisi facciale)
  • Artrite o gonfiore articolare

Porta con te la zecca conservata per facilitare la diagnosi.

FAQ: le domande più frequenti sulle zecche e l'outdoor

Le zecche cadono dagli alberi?
No. Le zecche si posizionano su erba e vegetazione bassa aspettando il passaggio di un ospite.

Quando sono più pericolose?
Le zecche giovani (ninfe) in primavera sono più rischiose: piccole, difficili da vedere ma in grado di trasmettere malattie.

Quanto tempo ha una zecca per infettarmi?
La trasmissione della malattia di Lyme richiede 24-48 ore di attaccamento. Per l'encefalite da zecca bastano poche ore.

I repellenti sono davvero efficaci?
Sì, DEET al 20-30% e Picaridina al 20% offrono protezione documentata per 6-12 ore.

Cosa faccio se non riesco a rimuovere completamente la zecca?
Se rimangono parti del rostro nella pelle, disinfetta e monitora la zona. Il corpo espellerà naturalmente i residui.

Zecche e outdoor: vivere la natura senza ansie

Le zecche, pur essendo un’insidia seria da considerare, non devono  farci rinunciare al piacere di stare all’aria aperta. Basta davvero poco per proteggersi: vestiti adeguati, un buon repellente e, una volta a casa, un controllo accurato.

Ricorda: nel raro caso di un morso, niente panico: osserva l’evoluzione per una diagnosi tempestiva ed eventualmente rivolgiti al medico. Con un po’ di attenzione e consapevolezza la natura resta il posto perfetto dove ricaricarsi in tutta serenità.