Andare in bici a cavallo tra una stagione e l’altra può rappresentare un problema che porta molti ciclisti a desistere dal praticare il loro sport preferito. In autunno ci sono giornate nelle quali le temperature ricordano ancora quelle dell’estate, ma si può essere sorpresi da un temporale o da colpi di vento improvvisi. Un altro momento di transizione è il passaggio dalla stagione autunnale all’inverno: al mattino le strade iniziano a ghiacciare, le piogge si fanno più frequenti, le temperature sono sempre più basse.
Un primo suggerimento per chi vuole praticare ciclismo in questa fase dell’anno può essere quello di allungare la fase di riscaldamento che precede la pedalata vera e propria, ma anche quello di bere di più: il freddo riduce la sensazione di sete e porta a bere di meno, ma il fabbisogno di liquidi del proprio corpo deve mantenersi comunque elevato.
Come fare, invece, a capire qual è l’abbigliamento migliore da indossare in questo periodo di passaggio tra autunno e inverno? Mettendo in pratica alcune azioni che all’inizio potranno sembrare insolite, ma in breve tempo diventeranno una routine.
Ciclismo autunno-inverno: guardare le previsioni del tempo
Il meteo deve essere considerato un alleato da consultare sempre e non un nemico da sconfiggere: ecco perché controllare sempre le previsioni prima di programmare un’uscita in bici dovrebbe diventare un’azione automatica. Com’è risaputo, i periodi a cavallo tra due stagioni sono sempre caratterizzati da una maggiore variabilità del tempo e, per questo motivo, è sempre meglio conoscere in anticipo cosa potrebbe accadere.
Le variabili metereologiche da tenere maggiormente in considerazione sono:
- la temperatura: c’è un principio che in linea di massima dovrebbe aiutare a capire come vestirsi per l’uscita in bici, che è legato ai gradi. Se sono tra i 20 e i 30 gradi centigradi va bene uscire con intimo e completo da ciclismo, tra 10 e 20 gradi centigradi con completo a maniche lunghe, tra 0 e 10 gradi centigradi con maglia imbottita, mentre sotto lo zero è necessario indossare una giacca protettiva;
- il vento: purtroppo capita che a causa del vento non si è in grado di comprendere bene la reale temperatura percepita, soprattutto quando si tratta di venti freddi. Anche in questo caso, è meglio concentrarsi un po’ di più sulle temperature per non lasciarsi ingannare;
- la nuvolosità: quando le nuvole sono del tutto assenti non ha senso vestirsi troppo pesanti e sudare inutilmente. Nel caso di giornate nuvolose, invece, è preferibile non sottovalutare il freddo ed evitare di vestirsi troppo leggeri.
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In bici tra autunno e inverno: vestirsi a cipolla
Se d’estate per andare in bici basta un completo con maglietta e pantaloncino e la scelta di una maglia intima di qualità, dopo le prime piogge di ottobre, quando il freddo comincia a farsi sentire sempre più, la situazione cambia radicalmente. Nei momenti del giorno in cui le temperature tendono ad abbassarsi – quindi all’alba e al tramonto - nonostante il calore emanato pedalando, il corpo comincia a raffreddarsi. La sensazione provata non è affatto piacevole, ma esiste una soluzione rapida per mantenere caldo l’intero apparato muscolo-scheletrico: vestirsi “a cipolla”.
Quello che bisogna imparare a fare è indossare strati di abbigliamento diversi uno sopra l’altro. Il primo, che a volte si tende a non considerare, è l’intimo che rappresenta una sorta di seconda pelle per ogni sportivo. L’intimo deve essere funzionale perché deve adattarsi al corpo, senza però compromettere le performance. Se l’intimo ha il compito di assorbire il sudore o di far traspirare la pelle, ci sono altri due strati da indossare nella stagione autunno-inverno e hanno funzioni specifiche, ovvero:
- i completi da ciclismo, possibilmente con pantalone lungo e maglia a manica lunga, hanno la funzione di scaldare il corpo. Se si preferisce utilizzare il completo a maniche corte e pantaloncini, sarebbe utile pensare all’acquisto di manicotti e gambali per scaldare le parti del corpo rimaste scoperte. Indispensabile l’utilizzo di guanti adatti alla stagione per proteggere le mani;
- una giacca sportiva impermeabile, che servirà a proteggersi dal vento e dalla pioggia. Oltre alle classiche giacche, sono disponili in commercio gilet antivento realizzati con un mix di fibre traspiranti, tessuti wind stopper e membrane impermeabilizzate;
- un altro indumento che potrebbe tornare molto utile in questa stagione è senza dubbio un copricapo che ripari anche le orecchie: la testa, infatti, disperde gran parte del calore corporeo, quindi pensare anche alla sua protezione è fondamentale.
In questa stagione di transizione, nella quale quando si esce al mattino la temperatura è bassa, mentre durante il giorno tende a salire, si possono sfruttare dunque i prodotti “packable”: è molto utile portare con sé una mantellina, perfetta per evitare congestioni nel caso in cui si affronti una discesa dopo una salita (sudore e vento non vanno d’accordo) o una giacca leggera ripiegabile, da poter togliere e mettere in tasca all’esigenza. L’abbigliamento da ciclista, quindi, deve essere scelto con cura e attenzione soprattutto nei periodi a cavallo tra stagioni diverse quando non sai mai cosa potrebbero riservarti la temperatura e il meteo durante un’uscita in bicicletta.