Patagonia Nylon NetPlus®: quando il riciclo incontra la performance

Patagonia Nylon NetPlus®: quando il riciclo incontra la performance

La collezione che trasforma le reti da pesca abbandonate in capi tecnici sostenibili, resistenti e pronti per ogni avventura outdoor.
Plogging: l'attività sportiva ecologica che conquista tutti Lettura Patagonia Nylon NetPlus®: quando il riciclo incontra la performance 3 minuti

Ogni anno, tonnellate di reti da pesca finiscono abbandonate negli oceani, causando danni irreparabili alla fauna marina. Patagonia risponde con la collezione Nylon NetPlus®, che trasforma questi rifiuti in materiali tecnici resistenti, leggeri e durevoli.

Nylon: un materiale indispensabile, da ripensare

Il nylon è un elemento chiave nell’abbigliamento tecnico outdoor: leggero, resistente e ad asciugatura rapida, è perfetto per affrontare ogni tipo di avventura. Ma è anche una plastica derivata dal petrolio, la cui produzione ha un impatto rilevante sull’ambiente.

Per questo Patagonia sta abbandonando progressivamente l’uso di nylon vergine, puntando su alternative riciclate. Oggi, gran parte dei capi tecnici è realizzata con nylon recuperato da materiali post-consumo, come reti da pesca dismesse, moquette e scarti industriali. Un passo concreto verso una produzione più responsabile, senza compromettere performance e durata.

NetPlus®: il nylon che nasce dal mare

Protagonista di questa evoluzione è NetPlus®, un filato di nylon riciclato creato da reti da pesca raccolte nelle comunità del Sudamerica. Le reti, una volta recuperate, vengono lavorate dal partner ECONYL® che, attraverso un innovativo sistema di rigenerazione, le riporta allo stato chimico originale. Il risultato? Un nylon 100% riciclato, performante come quello vergine.

Questo processo evita l’uso di nuove risorse fossili e offre una soluzione concreta al problema dell’inquinamento marino.

Il difficile percorso del riciclo

Riciclare il nylon non è semplice. A differenza di altri materiali plastici, si scioglie a temperature più basse e può trattenere contaminanti. Per questo Patagonia lavora solo con partner in grado di fornire nylon pulito, tracciato e sicuro da reimpiegare nei capi tecnici più esigenti.

Uno dei risultati più concreti è rappresentato dalla collezione primavera 2025, in cui il 95% del TPU utilizzato (in peso), escluse le finiture, è riciclato. Un traguardo importante che testimonia l’impegno di Patagonia nel ridurre l’uso di materiali vergini e nel promuovere una filiera produttiva sempre più sostenibile.

La collezione: stile, funzionalità e impegno ambientale

La collezione in Nylon NetPlus® unisce innovazione tecnica e design sostenibile. Tra i capi di punta troviamo:

  • Giubbotti imbottiti in piuma d'oca 800-fill-power, leggeri, antivento e caldi.
  • Shell impermeabili e traspiranti, ideali per affrontare giornate umide sui sentieri.
  • Shorts tecnici in 100% nylon riciclato post-consumo, con asciugatura rapida e vestibilità regolabile.

Capi pensati per durare e per accompagnare ogni avventura, stagione dopo stagione.

Verso un futuro a impatto ridotto

Patagonia punta a un futuro in cui ogni prodotto sarà realizzato con materie prime 100% riciclate. Il nylon NetPlus® è un tassello fondamentale di questo percorso. Ma il lavoro continua anche su altri materiali, come il TPU riciclato che riveste la linea Black Hole®, con l’obiettivo di innovare senza mai perdere in performance.

Una scelta consapevole

Indossare un capo Patagonia in NetPlus® significa fare una scelta attenta: ridurre l’impatto ambientale, dare nuova vita ai rifiuti oceanici e sostenere un'economia circolare più giusta per il pianeta.

Foto in copertina di Burr Andrew.